Sagra del Fusillo
Testo
Il fusillo
Il fusillo felittese, con decreto del ministero delle politiche agricole e forestali del 14 giugno 2002, è stato inserito nell’elenco ministeriale dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Un piatto semplice e genuino che ogni anno accresce il numero dei suoi estimatori e che è ormai unanimemente riconosciuto come pietanza prelibata. Un prodotto tipico che è diventato il perno attorno a cui ruota una piccola realtà economica che non si ferma alla famosa Sagra del Fusillo, che per 10 giorni ad agosto riunisce a Felitto migliaia di appassionati dal lontano 1975, e che permette a molte famiglie di integrare il proprio bilancio.
Come si prepara.
Il segreto del fusillo risiede in pochi e semplici ingredienti e una lavorazione che richiede molta abilità e tempo, basti pensare che in media in un solo giorno una donna riesce a realizzare appena 3 kg di fusilli.
Si mescolano 1 kg di farina di grano duro, 6 uova, sale e pochissima acqua e si comincia a lavorare energicamente il composto così ottenuto fino a quando gli ingredienti non si saranno ben amalgamati.
Dopo aver fatto riposare un po’ l’impasto si inizia a suddividerlo in tanti piccoli tocchetti di pasta i “cinguli” che verranno poi lavorati, “cinguliati” appunto, con un sottile ferro a sezione quadrata in maniera tale da raggiungere una lunghezza pari a quella del ferro.
Tolto con grande delicatezza dal ferro il fusillo viene steso ad asciugare in un locale privo di correnti d’aria. Una volta asciugato viene raccolto per essere cucinato.
Durante la cottura bisogna stare attenti per scolarlo al momento giusto per poi condirlo con il tradizionale ragù di castrato accompagnato da un buon formaggio stagionato. A completare il tutto basta un bel bicchiere di vino rosso.